Vediamo come il mito aiuta a comprendere l’essenza dei pianeti, in questo caso quelli lenti, che maggiormente giocano un ruolo importante nella collettività. Affrontiamo prima Plutone (o Ade).
Giove, Nettuno e Plutone erano fratelli, figli di Rea e Crono. Sconfitto Crono, che si divorava tutti i figli, i due regni più importanti erano ancora da assegnare: il mare ed il mondo sotterraneo. Zeus, avendo sgominato Crono, aveva preso il posto più ambito, l’Olimpo.
Nettuno e Plutone non si vedevano di buon occhio, e quando Zeus decise di tirare a sorte per assegnare ai due fratelli la sovranità dei due regni, i due esitarono, è infatti noto che di solito ogni fratello vuole quello che vuole l’altro. Dopo vari tira e molla a Nettuno toccò il regno degli oceani, mentre il regno degli inferi toccò a Plutone, che sghignazzava e se la rideva perché sapeva che Nettuno avrebbe preferito la solitudine dell’Ade. Quella fu l’ultima volta che Plutone fu visto ridere, da quel momento in poi ogni traccia di gioia e giubilo lo abbandonò.
Sceso negli abissi della Terra si dette un gran daffare per sistemare ed organizzare il suo regno.
Da allora il nome di Plutone (o Ade) sarà sempre associato alla morte e all’Aldilà, al dolore, al castigo e alla perpetua sofferenza. Per i Romani ‘Pluto’ è associato anche al denaro e alla ricchezza (Plutocratico), così come il Plutonio, l’elemento estratto dalle profondità usato per le bombe nucleari.
Plutone, sentendosi un po’ solo, si prese un animale da compagnia, Cerbero, un gigantesco cane a tre teste con la coda di serpente, che diventò il temuto guardiano degli inferi.. Inoltre mise presso il lago Lerna, un altro animaletto da compagnia, Idra, una bestia acquatica velenosissima, dotata di molte teste e praticamente impossibile da ammazzare, se gliene mozzavi una ne rispuntavano molte altre. Nonostante queste atrocità zoologiche l’Ade fu per molto tempo un posto tranquillo dove Plutone si annoiava ‘a morte’ perché i clienti scarseggiavano. Ed in cuor suo malediceva il fratello Nettuno al quale erano toccati i mari, sicuramente più movimentati.
